I lavori in previsione dell’apertura del raddoppio del passante ferroviario tra le stazioni di Palermo Notarbartolo e Punta Raisi avanzano.
Ci troviamo alla fermata Tommaso Natale, situata proprio a pochi passi dalla Piazza omonima e che avrà anche la possibilità di ampio parcheggio.
In questi giorni è in corso il montaggio della pensilina interna alla trincea che permetterà ai viaggiatori di ripararsi dalla pioggia e dal sole.
Nonostante la fermata sia ancora da terminare rimane comunque un grosso rammarico; aver realizzato nuove fermate senza alcuna cura dello stile architettonico.
Sono state infatti realizzate delle anonime stazioni che assomigliano più a tristi carceri, luoghi grigi e tristi.
La colpa sicuramente è da imputare a chi, in fase di approvazione del progetto, non ha prestato particolare cura all’aspetto estetico dell’opera soffermandosi solo sull’aspetto funzionale.
Ecco un rendering di qualche anno fa:
Ringraziamo Giovanni75 per la foto
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Dalla foto vedo 2 binari ma solo una banchina sul lato sinistro della foto.
Come mai? Dov’è l’altra banchina?
Ce ne sono due: una banchina a dx dove vedi l’impalcatura e l’altra di fronte, vedi le porte e la striscia gialla per i non vedenti.
Certo che è uno schifo, attendere fiduciosi per poi scoprire come sempre che speravamo male e rimane solo tanta non curanza per un opera che poteva anche abbellire la città oltre che essere utile, tanta tristezza e delusione
…..la differenza tra le GRANDI città e le città senza ambizioni consiste proprio in questo… nelle GRANDI città si pensa all’aspetto estetico delle opere pubbliche… si interpellano sempre architetti in gamba e per certe cose non si bada a spese…in altre parole sono quelle città che vogliono passare alla storia e che vogliono creare un nuovo Rinascimento… che vorrebbero costruire nuove cappelle sistina, nuovi musei, nuovi teatri… e poi al contrario ci sono invece le città senza ambizioni, le città medioevali…. quelle dove al massimo si pensa a costruire il muro di cinta e dove dopo secoli si “combatte” ancora con la mancanza d’acqua e con fognature che durante il periodo delle piogge spesso fanno allagare porzioni di strade…
Speriamo che prima o poi anche a Palermo possa essere eletto un sindaco che abbia lo spirito dei grandi principi rinascimentali…. fino ad ora non si è visto nulla di simile… ma prima o poi anche Palermo verrà fuori dal suo Medioevo…
Però con il passante il sindaco non c’entra nulla. Ogni tanto le cose buone e belle vengono fatte, ed a proposito di grandi stazioni, il nuovo terminal alla stazione è un esempio.
La faccenda del passante è su tutto un altro livello di assurdità. Si dovrebbe quantomeno indagare sulla cosa. Per esempio nel binario ancora non aperto a Lolli hanno effettuato delle prove di cladding, bellissimo. E’ lecito chiedersi che fine abbia fatto quel materiale, ma soprattutto avere delle risposte da parte di RFI, perché questa situazione va ben oltre il normale tollerabile. Il cemento vivo a vista è una cosa fuori dal mondo.
…..c’entra e non c’entra…. è vero, la quasi totalità del passante ferroviario fu voluto dal centro destra, ma alcune varianti successive furono volute dal centro sinistra, in particolar modo da Di Pietro (che all’epoca era il segretario del Partito di Orlando), il quale pensò di fare eliminare (giustamente) i passaggi a livello (come quello di Tommaso Natale)… l’intervento di per se fu giusto, ma purtroppo si occuparono di farsi finanziare le varianti fregandosene di curare gli aspetti estetici della cosa…. fu l’ennesimo intervento low cost… perchè? …perchè tanto Palermo non è Firenze… non è Roma… non è Milano… mettiamo un poco di cemento… va bene così… l’importante è che non costi troppo….
In ogni caso ho citato Orlando solo perchè a mio avviso è il tipico esempio di sindaco “medioevale”… credimi… pochi sindaci in Italia sarebbero andati ad inaugurare con entusiasmo un piazza come Piazza borsa…. ma invece Orlando sembrava molto soddisfatto del risultato… un risultato banale e mediocre….
Buona giornata a tutti!
A prescindere dalle POLEMICHE INUTILI,vorrei sapere QUANDO aprira’ sia pure a un solo binario la Ferrovia per Punta Raisi.
Ottimisticamente a Giugno se riescono a finire i cantieri entro Marzo.
A mio parere utopia e slitterà tutto ancora.
La faccenda passante chiuso per anni ed anni, invece del possibilissimo raddoppio con linea in esercizio è stata una decisione semplicemente criminale.
Ho capito: doveva aprire a Dicembre 2017; rinvio a Marzo 2018; ora si dice che neppure aprira’ a Giugno 2018…………conclusione I LAVORI NON FINIRANNO MAI ! hanno DISTRUTTO il collegamento ferroviario con l’aeroporto per fare un raddoppio fra Notarbartolo e S.Lorenzo che e’ INUTILE e non necessario.Sarebbe stato meglio lasciare a binario singolo fra Notarbartolo e S.Lorenxzo ed espletare il servizio di collegamento.Il tutto aggiunto alla INCOMPIUTA in ABBANDONO di via Bernava si traduce in LAVORI INUTILI E DISAGI INFINITI PER NON FARE NIENTE ! anzi sopprimere pure una ferrovia per l’aereoportto che avevano impiegato 25 anni per farla !!!SCHIFO E VERGOGNA !!!
Con l’aggravante che per non fare niente hanno fatto perdere la casa ad una trentina di famiglie di via Bernava: Questi sono gli ingegneri che lavorano oggi;questi sono i tecnici di RFI…VADANO A FARSI FOTTERE !!!
si chiama raddoppio del passante ferroviario. il passante ferroviario esisteva già. era la vecchia linea palermo-trapani in superficie e a un binario, che un tempo partiva da lolli. si è deciso di raddoppiarla per consentire una maggiore frequenza. a questo punto ci si aspetta che la frequenza sia di un treno per direzione ogni dieci minuti, cosa impossibile col binario unico. sostituire il binario unico col biglietto unico. è questo il lavoro da fare adesso.
Lo so che si chiama raddoppio del passante ferroviario,solo che il tratto centrale – Notarbartolo doveva essere aperto nel 2012 (!!!!) fino ad ora oltre CINQUE ANNI di ritardo con trenta famiglie che hanno perso il bene piu’ prezioso LA CASA PROPRIA per un risultato N U L L O !!! che continuera’ ad essere NULLO per DECENNI; poi oltre Notarbartolo GRAZIE AI SIGNORI DI VIA LAZIO che dovevano parcheggiare le loro CAZZO DI AUTOMOBILI si e’ proceduto in modo assurdo per e quindi a causa di cio’ si e’ SOPPRESSA DA DIVERSI ANNI la linea per PUNTA RAISI. Al momento si vedono solo DECENNI DI DISAGI INUTILI…E’ utile tutto questo ? No ! anche perche’ MANCANO I TRENI quindi anche quando FORSE finiranno il raddoppio (cioe’ M A I ) i treni saranno sempre ogni mezzora e ogni tanto ne sopprimono pure qualcuno.QUESTA E’ LA REALTA’ !!!! tutto il resto e’ CHIACCHERA INUTILE,come la chiusura dell’anello, i tram in via Roma etc etc.CHIARO ADESSO ???
non sarei così negativo. è pur vero che stanno impiegando decenni per fare queste opere, e siamo molto preoccupati per i fondi del patto per palermo, da destinare a ponte corleone, svincolo perpignano e ulteriori linee tram. sembra che per mancanza di dirigenti si corra il rischio di dover restituire i soldi.
Per caso ieri ho sentito che in via Bernava e’ tutto fermo da anni perche’ giustamente le trenta famiglie che hanno perso la loro casa vogliono essere risarciti in modo giusto:Pertanto ci sara’ un contenzioso per anni: risultato? la linea di raddoppio RESTERA’ INCOMPIUTA. A questo punto diventa anche inutile il presunto raddoppio tra Notarbartolo e S.Lorenzo perche’ l’intera linea non sara’ mai raddoppiata per intero:Oltretutto per fare questo maledetto raddoppio tra Notarbartolo e S,Lorenzo hanno DISTRUTTO la stazione Notarbartolo rendendola un cantiere eterno e inutile. La ferrovia per Punta Raisi resta cosi’ interrotta.
Apriranno. In ritardo vergognoso, ma apriranno entro il 2018. Il raddoppio totale invece sarà comodamente completato per il 2020, secondo l’ultimo cronoprogramma.
La cosa ancora più triste, è che alla fine della fiera non si avrà un servizio adeguato. Si parla di stazioni con un treno ogni ora, e nelle principali uno ogni 15 minuti. IMBARAZZANTE.
Nessuno chiedeva una linea gestita come le RER, ma così è troppo vergognoso.
Poi c’è questa ostinazione dei treni express per l’aeroporto, tipicità tutta italiana, di dubbia utilità e che faranno pagare cara, la quale si poteva tranquillamente evitare.
Ti hanno dato informazioni errate. Fake news.
Le famiglie possono non essere d’accordo con le cifre che sono loro state offerte, ma questo non ferma in alcun modo il proseguimento dell’opera. I lavori andranno avanti a prescindere (e se non sono finora partiti è per altri motivi).
I giudici decideranno poi non se le case potranno essere espropriate, perché lo sono già, ma quanto toccherà a ciascuna famiglia. Se quanto offerto da RFI, quanto richiesto dai proprietari o una via di mezzo.